Marzo 2025
Il primo degli appuntamenti con gli Speciali TFI - nuova sezione del sito torinofilmindustry.it dedicata ad approfondire temi chiave dell’industria audiovisiva nazionale e internazionale - è incentrato su EURODOC 2025 che pochi giorni fa ha organizzato la prima delle tre sessioni annuali proprio in Piemonte, a Biella.
Il prestigioso laboratorio di alta specializzazione rivolto al mondo del documentario sarà quindi argomento centrale dello Speciale TFI di marzo 2025: progettato per fornire competenze pratiche, creative e strategiche per sviluppare e finanziare progetti in ambito internazionale, EURODOC mira ad offrire ai partecipanti strumenti per affrontare lo sviluppo artistico, fondamenti della coproduzione, gestione e leadership dei team creativi, impatto, marketing e sensibilizzazione del pubblico, capacità di pitching.
Al centro degli Speciali TFI si troveranno sempre temi e contenuti legati a quanto programmato nel corso degli anni a TFI Torino Film Industry; il format si propone inoltre di ospitare interventi dei protagonisti del settore per arricchire con il loro contributo diretto e la loro esperienza la tematica scelta per l’approfondimento: “guest speaker” di questo primo appuntamento è Massimo Arvat, produttore di Zenit Arti Audiovisive, con una lunga e fortunata carriera dedicata al cinema del reale.
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È stato John Grierson, regista, critico e produttore inglese, a definire il documentario come “trattamento creativo della realtà”: è infatti un genere particolare e flessibile, non fittizio ma neanche completamente veritiero, in grado di presentare e rappresentare a diversi livelli storie, luoghi e persone. Si differenzia nelle sue forme restituendo il punto di vista soggettivo e unico del regista, che racconta la realtà trasformandola in uno strumento di conoscenza reciproca, di scoperta di altri mondi, di valorizzazione e cooperazione. Il documentario riesce, con modalità sempre più innovative, a raggiungere pubblici e target molto diversi fra loro. È un terreno per mettere alla prova forme e tecniche creative: caso eccellente di autorialità sono i documentari di Frederick Wiseman, così come le opere in bilico tra finzione e realtà di Agnès Varda o Alina Marazzi. Ma anche gran parte del cinema d’autore di finzione passa e si contamina dell’esperienza documentaria, come accade per Werner Herzog, Martin Scorsese, Chantal Akerman, o per i nostrani Pier Paolo Pasolini, Marco Bellocchio, Pietro Marcello, Alice Rohrwacher.
Il cinema del reale diventa, negli anni, uno spazio sempre più internazionale e industriale: l’ecosistema del documentario piemontese, soprattutto, è da molto tempo decisamente strutturato secondo un percorso evolutivo di grande rilievo. Nel Piemonte, poi, il genere documentario è diventato particolarmente identitario anche grazie alla creazione nel 2007 del primo fondo interamente dedicato al documentario, il Piemonte Doc Film Fund di Film Commission Torino Piemonte, che ha come finalità il sostegno al documentario per il suo valore culturale e al tempo stesso per la sua importanza strategica sul piano industriale.
EURODOC si presenta quindi come un’importante opportunità per un sistema che ne sposa gli obiettivi e gli intenti, nello specifico la volontà di creare connessioni nel mondo dell’audiovisivo – e soprattutto delle documentario – e di valorizzare il territorio attraverso la produzione cinematografica. Grazie alla collaborazione attivata con Fondazione BIellezza e Film Commission Torino Piemonte, la prima delle tre sessioni dell’edizione corrente di EURODOC si è svolta a Biella, in Piemonte. Hanno partecipato sessanta documentaristi provenienti da tutto il mondo: quaranta erano infatti i partecipanti al laboratorio, da ventotto Paesi diversi, e a loro si sono affiancati i tutor internazionali e un gruppo di tredici produttori locali, di cui sei piemontesi, per costruire una solida rete di opportunità creative e commerciali. Il workshop di EURODOC si è svolto nell’arco di cinque giorni, dal 3 al 7 marzo, in diversi luoghi della città. Parallelamente, per i partecipanti è stato organizzato un dettagliato programma di visite, in collaborazione con ATL Terre dell’Alto Piemonte per far scoprire le eccellenze del territorio tra enogastronomia locale, cultura e autenticità.
Alcuni degli Alumni EURODOC sono tra i principali produttori del nuovo cinema internazionale, non solo nel campo del documentario ma anche del cinema fiction e di animazione. Tra di loro, anche Massimo Arvat, membro fondatore di Zenit Arti Audiovisive nel 1992 che, come produttore, ha lavorato con i maggiori broadcasters nazionali ed internazionali (RAI, SKY, FOX, ARTE, ZDF, France Tèlévisions, History Channel, YLE, RTBF, RSI, VPRO, SBS, CBC, Netflix). Lavora come media trainer presso Università, Scuole d'Arte e workshops professionali in Italia e all'estero. Tra i moltissimi titoli, “La passione di Anna Magnani” di Enrico Cerasuolo (Italia-Francia, 2019), con Arte France, Rai Com, Istituto Luce – Cinecittà, Cine+, SVT, Yes Docu, Czech Television, Selezione ufficiale Cannes Film Festival 2019, e “Il mio nome è Battaglia” di Cécile Allegra (Italia, Francia, 2024, 52'), coproduzione con Rai e France Television realizzata con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund, presentato nel 2024 al Prix Italia.
Massimo Arvat è anche uno dei referenti per il coordinamento di IDS – Italian Doc Screenings Academy, Partner Event di TFI Torino Film Industry. IDS è l'evento di punta di Doc/it - Associazione Documentaristi Italiani che durante TFI realizza la sua sezione Academy. Dal 2004 vetrina, laboratorio e fucina del documentario, IDS – Italian Doc Screenings ha segnato lo sviluppo e la crescita del settore documentaristico italiano, favorendo la professionalizzazione degli operatori e il processo di internazionalizzazione delle imprese. Per questo Speciale TFI, Massimo Arvat racconta la sua esperienza in EURODOC.
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Nel 2000 ho avuto la fortuna di partecipare alla prima edizione di EURODOC, esperienza che si è rivelata estremamente preziosa per la mia crescita professionale. All’epoca in Italia le coproduzioni internazionali nel settore documentario erano rare, così come la presenza italiana nei mercati e nelle sessioni di pitching internazionali. EURODOC mi ha permesso di entrare in contatto con produttori ed esperti provenienti da tutta Europa, creando le basi per un network internazionale che negli anni successivi è sempre cresciuto.
Grazie a questo percorso ho appreso un metodo di lavoro condiviso a livello internazionale e una filosofia autenticamente europea del ruolo del produttore indipendente, fondata sulla collaborazione interculturale e sulla capacità di pensare il documentario oltre i confini nazionali. EURODOC è rimasto un punto di riferimento costante, una rete di contatti che ritrovo in ogni appuntamento internazionale e con cui condivido una visione comune che oggi appare ancora più necessaria, in un contesto che sta mettendo a rischio il ruolo della produzione indipendente. Il network di EURODOC è una community coesa composta non solo da produttori, ma anche da distributori, commissioning editors e responsabili di fondi, figure che hanno partecipato attivamente alle attività e che, insieme, hanno contribuito a sviluppare una sensibilità e una visione condivisa della produzione documentaristica europea.
Il training EURODOC è sinonimo di qualità, e molti dei progetti che nascono e crescono in questa piattaforma partecipano regolarmente ai principali festival internazionali. Se hai un progetto con una vocazione internazionale, il mio consiglio è senza dubbio quello di portarlo a EURODOC, che non è soltanto la migliore piattaforma per lo sviluppo, il perfezionamento e l’accesso al mercato, ma rappresenta soprattutto l’ingresso in una community capace di accompagnarti e sostenerti in un salto di qualità internazionale.
Riportare in Piemonte una sessione di EURODOC (io stesso organizzai la prima collaborazione nell’ormai lontano 2009) è stata un’opportunità per i produttori piemontesi emergenti in un momento in cui la co-prodizione internazionale appare più che mai importante per supplire alle carenze del sistema di finanziamento nazionale. In questo senso, Film Commission Torino Piemonte si è dimostrata lungimirante e costante nel suo impegno a sostegno della crescita dell’industria audiovisiva locale, dimostrando una sensibilità speciale verso il mondo del documentario e altri settori (TFI Torino Film Industry è il coronamento di questa visione). Continuare su questa strada, promuovendo iniziative capaci di mantenere viva e competitiva la produzione indipendente piemontese di fronte ai cambiamenti del mercato audiovisivo, rappresenta a mio parere un tassello imprescindibile per valorizzare l’audiovisivo come un vero asset del nostro territorio.
EURODOC Alumni – Italia
Giulia Amati, Blink Blink Prod, 2019
Armando Andria, Ladoc, 2018
Massimo Arvat, Zenit Arti Audiovisive, 2000 *
Erica Barbiani, Videomante, 2010
Fabiana Balsamo, Incipit Films, 2019 **
Paolo Benzi, Okta Film, 2009 *
Giuseppe Bianco, Little Film Roma, 2011
Luca Bich, L’eubage S.R.L., 2019 *
Francesca Borghetti, Doc/It National Association Of Italian Doc, 2010
Raffaele Brunetti, B&B Film , 2003 *
Lucia Canderlpergher, Caravella Film, 2014
Enrica Capra, Graffitidoc, 2004, ? *
Alessandro Carroli, Eie Film, 2008 *
Simone Catania, Indyca, 2011, SmoKings *
Lorenzo Cioffi, Ladoc, 2016
Andrea Coluccia, Creative Europe Desk Media – Bari, 2015
Gianluca De Angelis, Tekla, 2018 *
Vania Del Borgo, Tailsfilm Production, 2012 *
Giovanni Donfrancesco, Altara Films, 2007 *
Franco Bocca Gelsi, sans Société, 2007 *
Sebastiano Luca Insinga, Jump Cut, 2019 *
Francesca Ilaria Faiella, Associazione Culturale Balumina, 2021
Agnese Fontana, Le Talee SRL, 2022
Vanni Gandolfo, sans Société, 2002
Serena Gramizzi, Bo Films, 2013
Beppe Leonetti, Incandenza Film, 2018 *
Margot Mecca, Sans Société, 2018 *
Massimo Monico, Mestiere Cinema, 2002
Enrico Pacciani, Alkermes, 2015
Luisella Palladino, Luifilm, 2008
Paolo Pallavidino, Eie Film, 2007 *
Luigi Maria Perotti, sans Société, 2006
Emanuele Piano, Oyibo Productions, 2005
Giovanni Pompili, Kino Produzioni, 2013 *
Cristina Rajola, Visitorq, 2012 *
Laura Romano, Nacne, 2016 *
Erika Rossi, Quasar Multimedia, 2013
Claudia Tosi, Movimenta, 2012 *
Maria Teresa Tringali, B&B Film, 2008 *
Marta Zaccaron, Quasar Multimedia, 2011 *
Sostenuti da Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund (*) e Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Film Tv Development Fund (**)